“Sono arrivato in Stamperia quand’ero ancora studente accademico, per necessità. Sembrava fosse scritto nel destino. Mi son presentato timidamente, non credevo troppo in ciò che producevo. Ma Giancarlo ha colto la mia volontà di crescere, e che condividevamo lo stesso spirito di dedizione per il lavoro, unica strada per ottenere risultati. Se ora posso ritenermi legittimamente un incisore è grazie a lui, che con me ha accolto un gruppo di amici nella sua bottega e ne è diventato il fratello maggiore, quello che ti sprona a spingere anche quando non ci credi più e che si ricorda sempre di te anche quando non ci si vede spesso.
Una bussola. Non solo per me, non solo per noi, ma per l’incisione tutta.”